17 May 2023

Come funziona un impianto di depurazione acque reflue?

Tutto quello che devi sapere sugli impianti di depurazione delle acque reflue

Nel corso degli ultimi decenni si è assistito ad un considerevole aumento del consumo di acqua destinato alle attività produttive agricole e industriali e al consumo domestico. Tale incremento ha portato con sé la necessità di migliorare ed aumentare la capacità degli impianti di depurazione delle acque reflue. I processi di depurazione che sono svolti negli impianti hanno proprio l’obiettivo di rimuovere i contaminanti per restituire acqua pulita e sicura all’ambiente. In questo modo vengono protette sia le risorse idriche, sia l’ambiente, sia la salute dell’uomo.

In questo articolo, esploreremo il funzionamento di un impianto di depurazione acque reflue, le tecnologie coinvolte e le principali differenze rispetto a un impianto per le acque reflue domestiche.

come funziona un impianto di depurazione acque reflue

Funzionamento e tecnologie dell’impianto di depurazione acque reflue industriali

Gli impianti di depurazione delle acque reflue industriali sono progettati per trattare le acque reflue generate dalle attività produttive, quali le industrie chimiche, alimentari, tessili, petrolchimiche, metallurgiche e diverse altre.

Le acque reflue industriali hanno caratteristiche diverse da quelle domestiche, a causa dei processi produttivi e delle sostanze chimiche utilizzate, per questo devono essere sottoposte a specifici trattamenti, passando per diverse fasi di depurazione, vediamo quali.

  • La prima fase prevede la rimozione delle sostanze dal volume maggiore: la grigliatura. Durante questo processo vengono separate le sostanze più grossolane dai reflui, come foglie, rami e altri rifiuti solidi, attraverso l’utilizzo di griglie e setacci.

  • Successivamente i reflui subiscono il processo di dissabbiatura e di disoleatura che permettono di eliminare detriti, come sabbia, oli, grassi e schiume, che vengono rimossi attraverso l'insufflazione dell’aria nelle vasche. Questo processo viene svolto all’interno dei flottatori ad aria disciolta: in questi speciali impianti le sostanze vengono separate dal liquido sia sfruttando la loro bassa densità sia provocando la risalita mediante l’iniezione di una corrente gassosa. Quest’ultimo processo viene chiamato anche pressurizzazione e consiste nell'insufflare aria all'interno dell'acqua già trattata sotto pressione, che viene quindi ricircolata e reintrodotta nella vasca miscelandola al refluo grezzo in ingresso. In questo passaggio possono essere utilizzati anche dei reattivi coagulanti e flocculanti addizionati che facilitano ulteriormente l’intrappolamento nelle microbolle e la conseguente risalita verso la superficie.

  • Per ottenere una migliore resa dell'impianto è utile installare un chiarificatore a pacchi lamellari, un sistema di sedimentazione dei fanghi che consentono la separazione di sostanze di peso specifico inferiore a quello dell’acqua (oli non emulsionati), attraverso processi di decantazione. In questo sistema, l’acqua attraversa il pacco lamellare con flusso in controcorrente e permette di ripartire omogeneamente il flusso liquido in ingresso convolgliandolo al pacco lamellare di separazione.

  • La fase successiva è quella dei trattamenti biologici: in questa fase vengono utilizzati microrganismi per rimuovere gli inquinanti biologici. Questo processo, chiamato "digestione aerobica" o "anaerobica", avviene in vasche di aerazione o digestori, dove i microrganismi trasformano gli inquinanti in prodotti più semplici e meno dannosi. Grazie agli impianti di depurazione chimico-fisici vengono rimossi inquinanti specifici come metalli, tensioattivi, oli minerali, materiali in sospensione e solidi sedimentabili provenienti da vari processi produttivi. (In alcuni casi, questo tipo di impianto può essere impiegato nella fase preliminare o primaria, a seconda delle caratteristiche delle acque reflue e delle esigenze specifiche dell'impianto di depurazione.)
    Mediante il dosaggio di specifici additivi che reagiscono con le sostanze inquinanti favorendone la precipitazione e l’abbattimento, vengono chiarificate le acque. Le sostanze inquinanti vengono concentrate e trasformate in precipitati chimici (fanghi) destinati allo smaltimento.

  • Nell'ultima fase i reflui subiscono la disinfezione che serve ad eliminare i batteri e i virus patogeni, attraverso metodi chimici, come la clorazione, o metodi fisici, come l'irradiazione ultravioletta.

Depurazione reflui industriali: perché sono necessari impianti progettati su misura?

La depurazione dei reflui industriali presenta sfide diverse rispetto a quella dei reflui domestici, principalmente a causa della natura e della concentrazione degli inquinanti presenti nelle acque reflue prodotte. Gli impianti di depurazione industriali devono affrontare contaminanti specifici, come sostanze chimiche, metalli, tensioattivi e oli minerali, che richiedono trattamenti più avanzati e soluzioni personalizzate.
Al contrario, gli impianti di depurazione delle acque reflue domestiche si concentrano principalmente su sostanze organiche, nutrienti, grassi, oli e microrganismi patogeni, utilizzando tecnologie e processi standard.

Di conseguenza, gli impianti di depurazione industriale devono essere progettati in base al tipo di processo, alle attività produttive e alle specifiche caratteristiche presenti nelle acque reflue: infatti, ogni settore industriale ha processi produttivi differenti e utilizza diverse sostanze chimiche che possono generare contaminanti unici nelle acque reflue. Quindi, è fondamentale valutare accuratamente le esigenze di depurazione specifiche per ciascun settore e progettare soluzioni customizzate.

Aspel è in grado di progettare e realizzare impianti per il trattamento delle acque reflue industriali su misura per rispondere alle specifiche esigenze dei diversi settori, tenendo conto della natura e della concentrazione degli inquinanti presenti nei reflui prodotti. Queste soluzioni personalizzate permettono di ottenere un trattamento efficiente e conforme alle normative ambientali, garantendo al contempo la sostenibilità del processo produttivo.

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