09 Sep 2024

Acque di prima pioggia: cosa sono e come trattarle

Cosa si intende per acque di prima pioggia?

Con acque di prima pioggia si intendono i primi 5 millimetri di pioggia che cadono su una superficie impermeabile, come strade, tetti o parcheggi, durante un acquazzone. Queste acque risultano particolarmente inquinate poiché, scorrendo su tali superfici, trascinano con sé tutte le sostanze accumulate durante i periodi di asciutto, come polveri, oli, metalli pesanti e altri contaminanti.

acque di prima pioggia

Il livello di inquinamento è più elevato in zone dove l'accumulo di queste sostanze nocive è maggiore durante i periodi di siccità, ad esempio strade e parcheggi, aree industriali, stazioni di servizio e autolavaggi, tetti e coperture e zone agricole. In generale, le aree più soggette all'inquinamento delle acque di prima pioggia sono quelle caratterizzate da un'elevata impermeabilizzazione del suolo e da un'intensa attività umana, che favoriscono l'accumulo di sostanze inquinanti.

Cosa dicono le normative italiane in merito alle acque di prima pioggia?

Le normative italiane in merito alle acque di prima pioggia sono principalmente volte a prevenire e ridurre l'inquinamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Sebbene non esista una legge nazionale univoca, diverse normative regionali e linee guida stabiliscono criteri e obblighi per la gestione di queste acque, specialmente in contesti industriali e commerciali.

Principali aspetti normativi:

  • Esclusione dalla normativa sugli scarichi: in linea generale, le acque di prima pioggia sono escluse dalla normativa sugli scarichi, a meno che non vi sia il rischio di dilavamento di sostanze pericolose o inquinanti.
  • Obbligo di trattamento: in alcuni casi specifici, come per determinate attività industriali o commerciali (industrie chimiche, petrolifere, trattamento e rivestimento dei metalli, concerie, cartiere, autofficine, autolavaggi, discariche e impianti di trattamento rifiuti e allevamenti intensivi), può essere richiesto il trattamento delle acque di prima pioggia prima del loro scarico in corpi idrici o nel sistema fognario.
  • Sistemi di raccolta e trattamento: le normative possono prevedere l'obbligo di installare sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia, come vasche di prima pioggia, dissabbiatori, deoliatori, ecc.
  • Autorizzazioni e controlli: le attività soggette alla normativa devono spesso ottenere autorizzazioni specifiche per la gestione delle acque di prima pioggia e sono sottoposte a controlli periodici da parte delle autorità competenti.

Normative regionali:

  • Lombardia: la L.R. 62/1985 e il D.G.R. 5555/2018 definiscono criteri e obblighi specifici per la gestione delle acque di prima pioggia, in particolare per le attività industriali e artigianali.
  • Emilia-Romagna: la D.G.R. 134/2014 e la D.G.R. 771/2018 stabiliscono criteri per la gestione delle acque meteoriche, comprese quelle di prima pioggia, e prevedono l'obbligo di trattamento in alcuni casi specifici.
  • Altre regioni: anche altre regioni hanno normative specifiche in materia, come il Veneto (D.G.R. 246/2017) e il Piemonte (D.G.R. 4-5539/2018).

Come funziona un impianto di prima pioggia?

Un impianto di prima pioggia funziona raccogliendo e trattando le acque di prima pioggia per rimuovere gli inquinanti prima del loro scarico nell'ambiente.

Fasi principali del funzionamento:

  1. Raccolta: l'acqua di prima pioggia viene raccolta dalle superfici impermeabili (tetti, strade, parcheggi, ecc.) tramite un sistema di canalizzazione e convogliata verso l'impianto di trattamento.
  2. Pretrattamento: l'acqua entra in una vasca di sedimentazione o in un dissabbiatore, dove avviene la rimozione dei solidi grossolani, come sabbia, ghiaia e detriti, per gravità.
  3. Trattamento primario: l'acqua passa attraverso un deoliatore o un separatore di idrocarburi, dove vengono rimossi oli, grassi e altre sostanze oleose presenti in superficie o in emulsione.
  4. Trattamento secondario: a seconda del tipo e della concentrazione degli inquinanti presenti, possono essere necessari ulteriori trattamenti, come:
    • Filtrazione: per rimuovere solidi sospesi più fini.
    • Trattamento chimico-fisico: (con l'utilizzo di impianti di depurazione chimico-fisici, chiarificatori a pacchi lamellari, flottatori ad aria disciolta) per rimuovere metalli pesanti e altre sostanze disciolte.
      Scarico: L'acqua trattata, una volta raggiunti i limiti di legge per lo scarico, viene rilasciata nell'ambiente, solitamente in un corpo idrico superficiale o nel sistema fognario.
  5. Scarico: l'acqua trattata, una volta raggiunti i limiti di legge per lo scarico, viene rilasciata nell'ambiente, solitamente in un corpo idrico superficiale o nel sistema fognario.

Tecnologie di trattamento delle acque prima pioggia

Il trattamento delle acque di prima pioggia si avvale di diverse tecnologie, combinate tra loro per garantire la rimozione degli inquinanti in modo efficace. Tra le principali troviamo:

  • Sedimentazione: attraverso chiarificatori a pacchi lamellari in grado di sfruttare la forza di gravità per far depositare sul fondo le particelle solide più pesanti.
  • Flottazione: utilizza aria insufflata per far risalire in superficie le particelle oleose e solide leggere, che vengono poi rimosse tramite schiumatura, mediante flottatori ad aria disciolta.
  • Filtrazione: utilizza filtri a sabbia, a carbone attivo o a membrana per rimuovere solidi sospesi e altre sostanze.
  • Coalescenza: favorisce l'aggregazione delle goccioline di olio in gocce più grandi, facilitandone la separazione dall'acqua.
  • Adsorbimento: utilizza materiali adsorbenti, come carbone attivo o zeoliti, per rimuovere sostanze inquinanti disciolte.
  • Ossidazione: utilizza agenti ossidanti, come ozono o perossido di idrogeno, per degradare sostanze organiche e inorganiche.
  • Trattamento biologico: utilizza microrganismi per degradare sostanze organiche biodegradabili.

La scelta della tipologia di impianto e delle tecnologie di trattamento delle acque di prima pioggia dipende da diversi fattori, come la portata delle acque, il tipo e la concentrazione degli inquinanti presenti, le normative locali e i vincoli di spazio e di budget.

Aspel Ambiente offre soluzioni personalizzate per il trattamento delle acque di prima pioggia, garantendo il rispetto delle normative e la tutela dell'ambiente. Contattaci per una consulenza!